Creati i primi neuroni con la corazza, buone notizie per autismo e sclerosi

  Ottenute le prime cellule nervose geneticamente modificate che potranno aiutare molte patologie. Vengono infatti denominati i “neuroni corazza”. La ricerca è stata effettuata dall’Università di Stanford e i risultati sono stati pubblicati su  Science.   Karl Deisseroth, il coordinatore della ricerca, afferma su Science: “Abbiamo trasformato le cellule in piccoli ingegneri chimici, questi neuroni usano i materiali che noi forniamo loro per costruire strutture artificiali fatte di polimeri che modificano la funzionalità del neurone stesso in maniera specifica” Gli scienziati affermano che questi sono ottimi punti di partenza per aiutare la ricerca contro malattie come autismo, epilessia, sclerosi multipla. […]

Lo stress distrugge i neuroni ed accelera l’invecchiamento del cervello

Sono tante le ricerche che riportano risultati a sostegno del fatto che lo stress può essere una significativa variabile di correlazione nello sviluppo di problematiche immunitarie o neurodegenerative (come la perdita di memoria, il calo delle funzioni esecutive, etc. etc.). A tal proposito Robert. M. Sapolsky, professore di Biologia e Neurologia alla Stanford University e ricercatore associato presso l’Instituto of Primate Reasearch dei Musei Nazionali del Kenya afferma: “E’ stato dimostrato da molte ricerche come gli effetti dello stress sul sistema nervoso possano estendersi addirittura fino a danneggiare i nostri neuroni e quindi far accelerare l’invecchiamento del nostro cervello.  Pare […]

Il cervello umano è come un semaforo

La capacità del cervello di rispondere ad uno stimolo esterno dipende dal bilanciamento tra eccitazione ed inibizione nella corteccia prefrontale (PFC). Le connessioni sinaptiche della parte anteriore della corteccia cerebrale consentono al cervello di prendere decisioni consapevoli riguardo l’opportunità di reagire con un movimento (o altro) ad uno stimolo. Tuttavia, i ruoli delle singole regioni della corteccia prefrontale, il loro funzionamento quando ci si riferisce ai processi decisionali, erano sino ad ora sconosciuti. Un team internazionale guidato da Stefanie Hardung ha identificato i ruoli di 5 sottoaree, in gioco nella corteccia prefrontale, coinvolte nella possibilità di prendere delle decisioni in […]

ESSERE BAMBINI NELL’ERA DIGITALE: È DAVVERO NECESSARIO PROTEGGERLI?

Recentemente è stato pubblicato uno studio del Max Planck Institute, su 64 soggetti adulti maschi (considerati con più di 4 ore a settimana, “forti consumatori di pornografia”) (Kühn, S. & Gallinat, J.; 2014). Attraverso il monitoraggio con risonanza magnetica, i ricercatori hanno osservato che il volume della materia grigia nel nucleo caudato destro dello striato è più piccolo in coloro che fanno un uso eccessivo di video pornografici. Risultati come questi in maschi adulti ci pongono davanti a una domanda più che lecita: se in cervelli già formati e subordinati a un livello di evoluzione minore, la visione di contenuti […]