Avere il ciclo non è una vergogna, non è qualcosa che va nascosto o che non può essere nominato. Tantomeno deve essere considerato un lusso: l’igiene intima durante il ciclo è un diritto delle donne e lo Stato dovrebbe dare il suo supporto attraverso un prezzo moderato dei beni.
In Italia gli assorbenti, seppur indispensabili, sono ancora considerati “beni di lusso” e tassati al 22%. Contro questa tassazione, ritenuta una vera e propria discriminazione economica nei confronti delle donne, sono state lanciate una serie di iniziative negli ultimi anni.
E’ Firenze il primo capoluogo di Regione in Italia ad aver eliminato la tassa sugli assorbenti, e quindi ad applicare uno sconto sul prodotto igienico. Grazie ad una delibera comunale amministrata dal centrosinistra, le 21 farmacie del comune potranno vendere i beni senza alcuna tassazione.
“Il ciclo non è un lusso eppure in Italia l’Iva sugli assorbenti è al 22%: la tassazione prevista per i prodotti non di prima necessità come per i tablet, i profumi, le sigarette.”, ha dichiarato la consigliera comunale del Pd Laura Sparavigna e una delle prime sostenitrici dell’iniziativa, “come se potessimo scegliere se avere o meno il ciclo”. “Persino al tartufo è toccata una sorte migliore, ritenuto bene essenziale, ha l’Iva al 4%”, aggiunge.
L’impegno contro la tampon tax mostrato dall’assessorato coinvolto e dalle oltre venti farmacie comunali che assicurano e garantiscono un servizio di prossimità per tutta la comunità è un messaggio forte verso il nazionale e un esempio virtuoso per gli altri comuni!