Ha sede fisica a Torino ma le sessioni si terranno attualmente online. Stiamo parlando di uno spazio virtuale di sostegno psicologico, di confronto ed informativo, di gruppo per persone che si ritrovano in una condizione di dipendenza affettiva.
Il progetto é stato avviato dall’Associazione Alma Ata LGBT+ di Torino.
Attribuiamo spesso le condizioni di dipendenza affettiva alle donne, sottovalutando quanto sia presente e possibile anche nella vita degli uomini, nella vita di tutte le persone indipendentemente dall’orientamento sessuale o dal genere (se pur con forme ed espressioni differenti).
“Il concetto di dipendenza affettiva è importante per le donne ed anche per gli uomini. Per la sfera maschile passa più inosservato perché gli uomini cercano di nascondere i loro bisogni, le loro emozioni per via di un costrutto socio-culturale in cui la figura dell’uomo è erroneamente associata a forza ed alessitimia emotiva. Una psicoterapia efficace, infatti, dovrebbe aiutare queste persone ad agire in modo autonomo incrementando l’espressione e la comunicazione emotiva, mantenendo la capacità di sviluppare relazioni intime soddisfacenti. I gruppi di sostegno rappresentano spesso un punto di svolta per queste persone che si ritrovano qui a fare risorsa di quello che c’è intorno, della rete sociale, delle nuove conoscenze relazionali” – afferma la Dott.ssa Stefania Signorile, psicologa e presidente dell’Associazione, autrice del famoso libro “Dipendi-amo?” disponibile su Amazon e librerie.
Le sedute avranno cadenza settimanale e si svolgeranno ogni martedì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 per un totale di 10 incontri. La data di inizio è prevista indicativamente per il 17 Novembre.
Quando ci si ritrova in condizioni di dipendenza affettiva infatti, sia al femminile che al maschile, si tratta di un vero e proprio disfacimento di energia. E’ utile quindi sensibilizzare il maggior numero di persone al fine di riconoscere le condizioni vissute nel rapporto coniugale. E’ importate ritrovare le modalità per sentirsi “al sicuro” senza necessariamente dipendere da qualcuno.
E’ questo il nuovo esperimento che la Circoscrizione IV di Torino, grazie alla proposta progettuale dell’associazione di promozione sociale Alma Ata LGBT+, ha avviato.
Il Servizio di Sostegno Psicologico di gruppo per le dipendenze affettive è stato accolto dal presidente Claudio Cerrato e da tutti i quartieri che coinvolgono la Circoscrizione.
“Le relazioni caratterizzate da una disfunzionale dipendenza vengono confuse con l’amore, ma l’amore non è angoscia o dolore. Spesso purtroppo la persona ingabbiata vive di illusioni: “fa così perché mi ama; so che cambierà; il nostro amore è più forte di tutto; appena arriverò al limite la/lo lascierò”. Queste credenze disfunzionali non consentono alla persona liberarsi dal rapporto ormai tossico. Può non essere facile uscirne da soli, rivolgersi ad uno psicologo e all’ausilio di un percorso di gruppo è un primo atto di amore per se stessi, per porre fine alla sofferenza e per riprendere in mano la propria vita” – aggiunge la Dott.ssa Aurora Vinci, psicologa dell’Associazione.
Per tutti quell* che intendono confermare la loro partecipazione è necessario dare conferma scrivendo una mail a: info.almaata@gmail.com