Finalmente diventa legge, “una legge straordinaria”, ed è stata approvata a Luglio 2020.
I voti favorevoli sono stati 235 e 2 sono stati i contrari. Una grande maggioranza in aiuto di questa malattia estremamente invalidante per i molti italiani che ne soffrono.
E’ una svolta importante che deve diventare pratica.
Si attendono infatti maggiori informazioni su come muoversi praticamente al fine di godere di questi diritti all’invalidità. Saranno soluzioni “cucite” appositamente sui pazienti.
Per Paolo Martelletti, il direttore del Centro Regionale del Lazio per le Cefalee dell’Università Sapienza presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma, si tratta di una svolta straordinaria, ma che deve trovare una sua applicazione diretta sul paziente. “Non deve essere solo un doveroso, seppur tardivo, riconoscimento, ma la pietra angolare di un’assistenza cucita sulle esigenze del paziente stesso”.
Martelletti afferma che si è dovuto faticare 10 anni per avere questo doveroso riconoscimento. Negli ultimi anni è infatti cambiata la percezione sociale di questa malattia che si è diffusa a macchia d’olio. Tutta questa attenzione è anche cambiate per via del subentro di nuovi farmaci specifici.