I “Covivert”: coloro che si sono trovati più a loro agio durante la quarantena

 

 

Termine coniato da Nikki Vergara, cofondatrice e consulente gestionale Positive Workplace. Questo termine è stato utilizzato per definire la persona che si è trovata a proprio agio durante la quarantena. Una categoria che si discosta e differenzia dal “introvert” e l’ “estrovert“.

Gli estroversi hanno infatti patito molto questa chiusura priva di divertimento, socialità, amici e movida. Gl introversi hanno sentito la mancanza delle rigida routine a cui erano abituati. I covivert invece si sono ben adattati subito e hanno valorizzato il loro tempo ponendo insieme capacità estroverse ed introverse.

I covivert sono coloro che sono riusciti ad acquisire un equilibrio tra l’essere introversi e l’essere estroversi. Apprezzano il non dover per forza comunicare con tutti e sono al contempo in grado di comunicare quando c’è ne bisogno. Sono coloro che si sono sperimentati in hobby divertenti come la cucina, il giardinaggio, la musica.

La solitudine per il covivert non diviene angosciosa o terrifica ma viene vissuta con emozioni positive e di tranquillità Ogni momento di solitudine è un buon momento per fare esperienza di introspezione e ricerca di maggiore consapevolezza di sè.

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