Il coronavirus non è solo qualcosa che riguarda la respirazione e l’apparato respiratorio. Troviamo inoltre perdita di gusto, olfatto, nevralgie, vertigini, confusione. Tutti correlati neurologici significativi.
Si tratta di un vero e proprio mistero, di difficile risoluzione. Grazie alla ricerca è stato comunque possibile studiare il virus con più dettaglio, attraverso microscopi e analisi di sintomatologie. Abbiamo così appurato anche i vari danni neurologici annessi.
Qualche mese fa dall’Università Tsinghua si è parlato di come il nostro meccanismo cellulare scambia l’RNA virale per il proprio materiale genetico, cedendogli il passo e consentendo la produzione di proteine virali. Conosciamo tutti, inoltre, l’impatto del COVID-19 sul nostro sistema respiratorio, simile a quello del MERS e della SARS.
Il virus attuale, che circola tra le nostre strade, ha un impatto 1000 volte maggiore rispetto le precedenti patologie. Nello specifico, grazie alle ricerche, abbiamo scoperto che i primi giorni di carica patogena di depositano in gola, propagandosi poi in tutto il corpo fino ad attaccare i polmoni.
Inoltre, in Lombardia, ricerche in ambito neurologico hanno dimostrato e analizzato, attraverso un sondaggio, alcune altre reazioni neurologiche:
- Disgeusia (perdita del gusto).
- Iposmia (perdita dell’olfatto).
- Nevralgia (mal di testa, collo e voto).
- Emicrania.
- Confusione mentale.
- Dolori muscolari intensi.
- Vertigini con nausea e vomito.