Siamo a Bologna e più precisamente al Padiglione 25 del Policlinico Sant’Orsola. L’intervento di musicoterapia è rivolto al reparto di terapia intensiva per tutti i contagiati di Covid.
E’ stata avviata una raccolta fondi per acquistare dei lettori Mp3 in modo da agire con la musica sulla gestione dell’ansia e aiutare le persone ad acquisire un respiro più regolare.
La musica diventa nuovamente un pezzo fondamentale per aiutare la cura dei pazienti Covid. Molti pazienti 70enni stanno avendo la possibilità di stimolare i ricordi felici della propria vita. La musica come sempre conduce verso la guarigione. Il progetto è partito grazie alla raccolta fondi avviata da Daniela Di Luca e colleghi che hanno acquistato lettori mp3.
Salve, sono una studentessa di musicoterapia presso il biennio di specializzazione del Conservatorio di L’Aquila. Vi ringrazio per l’attenzione dedicata ad un tema tanto trascurato quale l’importanza della musica nella gestione dell’ansia e nella regolazione del sistema neurovegetativo, nonchè nella gestione del dolore ed altre problematiche legate ad una condizione di estrema sofferenza. Ma vorrei precisare che non basta mettere un po’ di musica per parlare di musicoterapia. Tale termine infatti implica necessariamente l’intervento di un professionista della musicoterapia, formatosi attraverso un percorso di studi accademico associato ad un lungo tirocinio formativo, in cui, oltre ad ampliare le competenze musicali, si acquisiscono conoscenze mediche necessarie alla progettazione, allo svolgimento e all’efficacia dell’intervento. Intervento che si costruisce su specifiche tecniche e modelli messi a punto in moltissimi anni di esperienza. So che tale disciplina in Italia è poco conosciuta, ma vi chiedo di non alimentare ulteriormente la disinformazione.
Grazie e buon lavoro.