Dalle varie ricerche riportate scopriamo che stare a contatto con persone che si lamentano per più di 30 minuti a cadenza quotidiana e continuativa può condurre allo spegnimento di alcuni neuroni dell’ippocampo. L’ippocampo è un’importantissima parte del cervello situato nella regione interna del lobo temporale. Fa parte della formazione dell’ippocampo, inserito nel sistema limbico, e svolge un ruolo importante nella formazione delle memorie esplicite (dichiarativa e semantica), nella trasformazione della memoria a breve termine in memoria a lungo termine, nella navigazione spaziale e nella risoluzione di problemi.
Ecco perché tendiamo a definire coloro che si lamentano sempre come “persone tossiche” o “ladri di energie”.
A contagio di queste lamentele, man mano che il tempo passa, iniziamo a pensare in maniera catastrofica. Tutto diventa grigio, ci si può sentire svuotati, con molto malumore e stressanti.
Quando parliamo di persone estremamente negative non ci riferiamo però ad amici che stanno attraversando un momento brutto della loro vita e necessitano il nostro ascolto. Ne tanto meno a chiunque stia affrontando un periodo sofferente ed emotivamente perturbante della propria vita. Li dobbiamo essere pronti e disponibili all’ascolto, perché capita a tutti gli essere umani di avere periodi meno gioiosi e pregni di emozioni negative.
Ciao, io ho un problema un po più complesso, la mia famiglia è molto negativa, ci sono sempre stati problemi economici (e non solo) e quindi in molte circostanze il sentimento era negativo. Ora un familiare stretto, dopo aver affrontato un tumore, nonostante però a distanza di alcuni anni non ci sia stata una recidiva, si è lasciato andare/sconfiggere/non so come definirlo e si è arreso e piano piano sta morendo, si sta lasciando spegnere. Ora io per natura cerco di affrontare la vita di petto nel bene e nel male, fortunatamente sono riuscita a uscire da questo circolo vizioso di negatività e depressione ma quando sto a contatto con loro, ricomincio ad avere difficoltà a stare bene, ad essere felice e a guardare avanti. Ora il periodo è molto brutto perché oltre alla mia difficoltà di affrontare la malattia di questo familiare, ho difficoltà ad affrontare il senso di colpa che provo nell’essere economicamente stabile ed emotivamente intuitiva in confronto a loro. Come posso aiutarmi ad aiutarci?