Lo stress distrugge i neuroni ed accelera l’invecchiamento del cervello

Sono tante le ricerche che riportano risultati a sostegno del fatto che lo stress può essere una significativa variabile di correlazione nello sviluppo di problematiche immunitarie o neurodegenerative (come la perdita di memoria, il calo delle funzioni esecutive, etc. etc.).

A tal proposito Robert. M. Sapolsky, professore di Biologia e Neurologia alla Stanford University e ricercatore associato presso l’Instituto of Primate Reasearch dei Musei Nazionali del Kenya afferma: “E’ stato dimostrato da molte ricerche come gli effetti dello stress sul sistema nervoso possano estendersi addirittura fino a danneggiare i nostri neuroni e quindi far accelerare l’invecchiamento del nostro cervello. 

Pare infatti che lo stress e/o la prolungata esposizione ai glicocorticoidi possa causare alterazioni strutturali e funzionali dell’ippocampo, alterazioni di breve o anche lunga durata.

Infatti il professore afferma: “spesso l’abitudine dei neurologi di somministrare versioni sintetiche dei glicorticoidi (come l’idrocortisone, il desametasone o il prednisone) a chi ha avuto un ictus. I glicocorticoidi sono classici composti antinfiammatori e vengono usati per ridurre l’edema, il dannoso rigonfiamento cerebrale che spesso si verifica dopo l’ictus. 

Gli ormoni dello stress possono dunque uccidere le cellule cerebrali, possono farci star male in un’infinità di modi.

La nostra esperienza umana è pregna di stressor psicologici, il che è tutta un’altra cosa rispetto al mondo fisico di fame, ferite, perdite di sangue o eccessi di temperatura. Quando attiviamo la risposta allo stress per paura di qualcosa che si rivela reale siamo contenti che questa capacità cognitiva ci permetta di mobilitare in anticipo le nostre difese. Queste difese anticipate possono proteggerci adeguatamente, poiché la risposta allo stress è per lo più preparatoria. Quando però l’agitazione fisiologica prende il sopravvento e attiviamo la risposta allo stress senza alcun motivo, allora stiamo entrando in quelli che vengono definiti i circoli dell’ansia, della nevrosi, della paranoia…

Quando si attiva tale risposta allo stress, e non si riesce a disattivarla nonostante l’evento stressante sia passato o inesistente, il tutto può diventare dannoso. Parliamo in questo caso di malattie da stress derivate da disturbi da risposte eccessive

Prendiamo per esempio la Sindrome di Cushing: questa sindrome riguarda qualsiasi dei molti tipi di tumori che producono un forte e dannoso eccesso di glicocorticoidi, con conseguente indebolimento della memoria ippocampo-dipendente. Inoltre più grande è l’eccesso di glicorticoidi, maggiori sono la perdita di volume e i problemi di memoria. 

Nella depressione maggiore, che si lega totalmente allo stress prolungato, si ha certezza di livelli elevanti di glicocorticoidi nella metà circa dei soggetti affetti.

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