Questa pratica nasce dall’unione tra psicologia ed ecologia, ed aiuta migliorare il benessere individuale e gruppale. Si agisce infatti direttamente sull’ambiente in cui l’uomo vive, rispettando il pianeta e gli esseri che lo popolano.
L’Ecopsicologia è una disciplina che nasce in California, all’inizi degli anni ’90. Termine nato nel 1989. Si parte dal presupposto che esista un collegamento tra il disagio esistenziale che l’essere umano vive nella società e il degrado ambientale. Il termine ha sempre unito l’ecologia transpersonale alla psicologia verde. Questo spiega come la psicologia possa aiutare ad affrontare la crisi ecologica e la crisi umana. Condizioni attuali nella nostra comunità.
Psicoterapeuti, psicologi, educatori, medici, sono in tanti ad aderire all’ecopsicologia. Si è infatti diffusa negli Stati Uniti, in Canada, in Europa, nel Regno Unito, in Sud America, in Germania, in Finlandia ed anche in Italia.
In Italia troviamo traccia di questa pratica nel Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche dell’Università della Valle d’Aosta. Qui gli studenti hanno la fortuna di affrontare, durante il loro secondo e terzo anno, un’esame di ecopsicologia.
A Torino, l’Equipe di Psicologia e Musicoterapia, con referente e coordinatrice la Dott.ssa Stefania Signorile, psicologa e musicoterapeuta, porta avanti dei percorsi di Sostegno Psicologico che si rifanno alla ecopsicologia. E’ attualmente in atto un servizio di “Walk and Talk” che prevede delle sedute di sostegno psicologico proprio effettuate a stretto contatto con la natura.
Obbiettivo di questo ramo della psicologia è ritrovare la correlazione tra benessere individuale e benessere naturale. E’ chiaro che l’uomo e l’ambiente naturale siano in netto contatto. E’ un rapporto spesso conflittuale e più raramente cooperativo. Il contatto con la natura è fondamentale per la salute psicologica e fisica di ogni individuo, così come il rispetto per il pianeta.