A parlarne è una ricerca di mercato Mintel effettuata a Londra. E’ stato rilevato che circa il 35% delle donne autonome tra i 40 ed i 65 anni presentano un significativo benessere psicologico e fisico. Pare inoltre che queste donne siano single e che tale status relazionale influisca notevolmente.
E’ stata inoltre intervistata una psicoterapeuta sistemico-relazionale, Elisabetta Todaro che ha espresso il suo parere a riguardo, dicendo:
“Credo che sia necessario prendere in considerazione un fenomeno relativamente recente, quello dell’assertività femminile. Le donne stanno avendo sempre di più la possibilità di affermarsi sia a livello lavorativo che affettivo. Sicuramente questo è il risultato di un cambiamento socio-culturale iniziato da anni e a esserne maggiormente influenzate sono le donne che si trovano in contesti culturalmente stimolanti. Queste donne sviluppano di più le loro capacità emancipative e si distaccano dallo stereotipo femminile che vorrebbe la donna più legata al contesto domestico-familiare. La differenza, rispetto a non troppo tempo fa, è che queste donne hanno la possibilità di fare una scelta e prendere le distanze dallo stereotipo”.
La psicoterapeuta afferma inoltre:
“In passato la donna vedeva nella realizzazione di un progetto familiare e nel fatto di accompagnarsi a un partner la possibilità di riconoscimento sociale. Basti pensare al lessico utilizzato: la donna che si sposava veniva definita “signora”, quella che faceva i figli “madre di famiglia”. La donna che non faceva queste scelte veniva definita “zitella” e le veniva dato un valore diverso. Oggi se una donna decide di accompagnarsi a un partner (uomo o donna che sia) lo fa per fare delle esperienze, per condividere con questa persona una parte di vita e le rispettive passioni”.
A seguito di una lunga intervista sul tema viene inoltre dato un consiglio a tutte le donne. Il consiglio è quello di fidarsi di se stesse, di quello che sentono fuori e dentro di sé. Di sperimentare il proprio potenziale senza temere nulla.