Siamo All’istituto di “Mèdecins Francophones du Canada” e qui hanno iniziato a prescrivere a persone visite ai musei d’arte come terapia da abbinare a quella farmacologica. Questo perché la dinamicità fisica aiuta il corpo a la mente a riprendere un ritmo abituale. Tra le alternative disponibili troviamo la prescrizione di visita ai musei d’arte dove è possibile passeggiare, riflettere, osservare e anche fare amicizia.
Questa “cura” riporta notevoli benefici e non solo fisici. I quadri calmano e nutrono la mente ( a meno che non si abbia la sindrome di Stendhal). Tutto questo incrementa la qualità della vita dei pazienti e aiuta nell’affrontare con più serenità il percorso di guarigione.
Già il famoso scrittore russo Fëdor Dostoevskij affermava che l’arte potesse aiutare l’uomo a raggiungere la serenità dell’animo, fondamentale per mantenersi in salute.