L’artista del cambiamento climatico: scioglie le opere per protesta

L’artista è Alper Dostal, ha portato avanti un progetto di arte digitale che mostra gli  effetti del riscaldamento globale sui capolavori dell’arte, inevitabilmente destinati a sciogliersi a causa delle temperature elevate.

Le mezze stagioni stanno scomparendo e lo dimostrano le temperature delle ultime settimane. Non è casuale che si parli tanto di clima. E’ importante, per ognuno di noi, cercare di porre attenzione al tema del cambiamento climatico. Si sente la necessità di adattare le proprie abitudini quotidiane avendo rispetto del pianeta terra su cui viviamo.

A tal proposito molti artisti stanno combattendo per la causa, portando in tavola la propria creatività ed ispirazione: il surriscaldamento terrestre è distruttivo nostro pianeta ma anche per noi ed i nostri futuri figli.

Uno di loro è Alper Dostal, che con il suo progetto “Hot Art Exhibition” spinge a riflettere su questa tematica.

Il progetto si chiama “Hot Art Exhibition”;  l’artista e multidisciplinary designer viennese, tratta il tema del riscaldamento globale con un certa ironia, ipotizzando i possibili effetti del caldo su opere iconiche di Picasso, Van Gogh, Mondrian e molti altri. Sono chiare la sua attenzione e la sua preoccupazione  per la salvaguardia del patrimonio terrestre e culturale (e non solo) in seguito a un rovinoso innalzamento delle temperature.

Così l’arte digitale di Alper Dostal ci mostra la graduale liquefazione dei capolavori più riconoscibili del mondo dell’arte sui pavimenti dei musei in cui sono conservati. Pare come se sia improvvisamente mancata l’aria condizionata in una torrida estate derivante dal cambiamento climatico.

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