“I bambini che rispettano gli animali e la natura, saranno adulti migliori”: a dirlo sono un gruppo di psicologi dell’università di Cambridge.
I ricercatori hanno confermato come il rispetto all’altro e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata, passi anche attraverso un corretto rapporto con gli animali e la natura.
La possibilità di entrare in contatto con un animale educa alla “diversità e alla differenza”. Questo dimostra al bambino l’esistenza di altri esseri viventi differenti da lui ma meritevoli di contatto e vicinanza affettiva.
I bambini che entrano in contatto con gli animali, sviluppano capacità empatica, ovvero la possibilità di leggere e comprendere le emozioni e i comportamenti altrui.
Di conseguenza l’attenzione, la comprensione e la compassione per tutti gli esseri viventi dovrebbero essere al primo posto negli intenti educativi dei genitori, anche se, a onor del vero,non sempre accade: alcune volte per mancanza di tempo, altre perché neppure gli stessi genitori hanno sviluppato una cultura “pet oriented”.