Sono più di 50 mila i bambini e gli adolescenti seguiti per consulti psicologici infantili. I dati confermano inoltre che “le risorse sono insufficienti”
Stiamo parlando di disturbi cognitivi, disturbi pervasivi dello sviluppo, disturbi dell’apprendimento, ritardi dello sviluppo e disabilità varie. Questi sono solo accenni dei problemi che possono appartenere alla vita di bambini ed adolescenti.
Abbiamo un dato netto: ” i Servizi piemontesi di Neuropsichiatria Infantile (Npi) hanno avuto, e hanno tuttora in carico, una media del 7-8 % della popolazione in età evolutiva, con un’incidenza annua di minori che vi accedono per la prima volta del 2,2-2,4% e con un progressivo incremento della particolarità dei bisogni e della domanda di salute”.
La categoria più maggiormente riscontrata è quella dei disturbi del neurosviluppo, poi troviamo disturbi dell’apprendimento, i disturbi cognitivi, del linguaggio, i disturbi pervasivi dello sviluppo, i deficit di attenzione ed iperattività. Non mancano inoltre varie patologie neurologiche come: disturbi neuromotori, disabilità varie uditive e visive, encefalopatie complesse.
Attuali e tanto presenti quelle patologie che, senza un adeguato supporto psicologico, potrebbero cronicizzarsi in età adulta quali: disturbi esternalizzanti, disturbi internalizzanti, disturbi psichiatrici, del comportamento alimentare e disturbi post traumatici da stress.
Sono infatti all’incirca 3500 i minori vittime di abusi a maltrattamenti seguiti da professionisti con o senza autorità giudiziaria. «Il disagio dei minori sta diventando una vera emergenza nazionale, è importante che le istituzioni diano risposte adeguate a questi bisogni» afferma il dottor Fulvio Guccione, coordinatore nazionale dell’organizzazione dei servizi della società di Neuropsichiatria Infantile.