La Ryanair afferma di voler cambiare le manovre di pagamento ticket per diluire i ritardi.
E’ definitiva la decisione della Ryanair che non prevede più di portare un secondo bagaglio a mano gratis fino a 10 kg. Dal primo di Novembre sarà possibile portare soltanto una piccola borsa sul mezzo di trasporto. Il secondo bagaglio a mano invece avrà un costo che va dagli 8 ai 10 euro. 6 in caso di imbarco prioritario.
Già 8 mesi fa era stata consentita la nuova normativa che permetteva di portare il secondo bagaglio a mano gratuitamente in stiva, non più in cabina.
“Non cambierà niente per il 60 per cento dei nostri clienti, visto che il 30 per cento vola già con imbarco prioritario e un altro 30 per cento vola con soltanto un effetto personale”, ha affermato la compagnia.
Le modifiche effettuate avranno sicuramente un’effetto sulla percentuale di passeggeri che dovranno necessariamente pagare per l’imbarco prioritario/per il secondo bagaglio o sui passeggeri che desidereranno viaggiare con meno bagagli, quindi più leggeri del solito.
La Ryanair è partita con una campagna low cost tattica, con dei prezzi e dei vantaggi notevoli per garantirci spostamenti facili in molte zone dell’Europa. Con il tempo però, ed attraverso una tattica di marketing ben studiata, ha incrementato i guadagni attraverso vie traverse: pagamento della prenotazione del posto, pagamento prioritario, pagamento per viaggiare di fianco un proprio amico o parente, pagamento per evitare l’imbarco del primo bagaglio e adesso pagamento per poter portare con sé i due bagagli.
Nel frattempo grazie alla campagna pubblicitaria e le modalità low cost di prenotazione, sono molte le persone ormai “affezionate” al “gialloblu” Ryanair. Ad oggi, infatti, la compagnia decide di permettersi dei cambiamenti che permetteranno un guadagno più netto ed una probabile NON perdita di utenza e prenotazioni.
Quali sono le strategie che usano le aziende come Ryanair per procurarsi clienti?
1 – Prezzi che terminano con il 9
Avete mai sentito parlare di distorsioni cognitive? Bè in questo caso agiscono molto bene nel cliente. Sia che si tratta di una confezione di caramelle a 99 centesimi che di una macchina a 12,999, in qualsiasi settore del mercato ormai troviamo prezzi che terminano con il 9.
Sono tante le ricerche che confermano che la cifra 9 incrementi la percentuale di guadagno del 24% rispetto la cifra piena. Il nostro cervello lavora costantemente in un regime di risparmio energetico e quando si trova davanti a numeri più o meno complessi cerca di semplificarne la comprensione. In soldoni abbiamo la tendenza a concentrare l’attenzione più sul primo numero letto a partire da sinistra (è ormai un istinto involontario). Un prodotto venduto a 499 euro viene dunque interpretato cognitivamente come più vicino alla cifra di 400 euro piuttosto che a quella di 500 euro.
2- Prezzi Ancora
Prezzo ufficiale del prodotto 169 euro, oggi a soli 29,99 euro!
Quello che spinge ad acquistare da parte del cliente non è solo il tempo ristretto di prenotazione e l’ansia indotta dalla possibilità di perdere l’occasione, ma soprattutto l’apparente riduzione fino al 70/80% dei prezzi rispetto alla vendita originale.
3- Competizione vantaggiosa
Solitamente, prima di apporre dei prezzi a qualunque prodotto, le aziende fanno una carrellata di ricerche per cercare il prezzo più competitivo. Si informano dunque sui prezzi delle altre aziende che vendono lo stesso prodotto. E’ chiaro che proporre prezzi troppo alti rispetto alla media si può tradurre in svantaggio commerciale. Ryanair, così come altre aziende, puntano invece all’opposto, al low cost. Puntare al low cost significa dunque avviare un commercio di tipo quantitativo piuttosto che qualitativo. Capita infatti di ritrovarsi in compagnie aeree più costose con un’offerta di servizi maggiore ed più attenzione minuziosa alla clientela. Esse utilizzano una tattica di mercato più qualitativa. Nella maggior parte dei casi, le persone preferiscono spendere meno ed arrivare a destinazione, anche con alcuni confort in meno.